È il regno dell’entropia (e di Guido, che è in grado di riparare e ricostruire qualsiasi cosa a partire da pezzi di legno abbandonati. Lui dice di no, ma quasi tutto quello che si rompe passa tra le sue mani e torna come nuovo).
L’officina è una stanza minuscola, collocata un po’ di passaggio prima della stanza bianca, e ospita numerosi utensili, elettrici e manuali. Tra le cose che potrai trovare, oltre agli attrezzi di base, ci sono alcuni strumenti di uso non comune che potrebbero esserti utili per riparazioni o progetti di autocostruzione: un trapano a colonna, due trapani/avvitatori a batteria e un avvitatore a percussione, un tassellatore a batteria, un sega da banco, una a nastro, una alternativa e una manuale giapponese, una troncatrice, una fresatrice a tuffo e un banco da fresatura, un micromotore Dremel accessoriato, una smerigliatrice angolare, una smerigliatrice rotorbitale e un banco da levigatura. Tra gli attrezzi manuali c’è anche una rivettatrice e un set di filiere maschi e utensili per filettatura.
I materiali sono stati acquistati grazie al progetto Vediamoci a Casa, sostenuto dall’Unione Buddhista Italiana e grazie a Space, il programma di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Ci piacerebbe spostarla in una stanza grande, con tutti gli attrezzi attaccati alle pareti e un tavolo in mezzo per fare laboratori di riuso e riciclo.
Per ora la stanza grande non c’è, ma ci piace sognare.
Nel frattempo la usiamo al meglio che possiamo per riparare oggetti e arredi, per auto-costruire quello che serve e per organizzare dei laboratori di riuso e restauro.
